Il contributo intende investigare la possibilità che un processo BIM sia effettivamente sinonimo di progetto di qualità. Viene proposta una metodologia che permetta un controllo rigoroso dei propri modelli, tenendo conto della normativa vigente e delle best practice internazionali.
Negli ultimi anni, il processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni ha avuto una fortissima accelerazione; questo è dovuto al progresso delle tecnologie ed alla esigenza di avere un migliore controllo dei tempi e di costi a favore di una maggiore qualità dell’opera realizzata. Il BIM impone l’interazione tra i vari soggetti coinvolti, anche nei casi in nei tutti siano in grado di “maneggiare” la materia e qui equilibri sono meno semplici da mantenere.
Diventano importanti soprattutto gli equilibri del gruppo di progettazione. In un processo BIM, il team di lavoro deve necessariamente lavorare e ragionare come un’unica entità, si tratta di fatto di una squadra, dove l’allenatore ed i leader di ogni reparto mettono in campo la strategia migliore per raggiungere gli obiettivi fissati. Il lavoro in sincronia con gli altri diventa fondamentale per l’arrivo alla meta: ossia un modello di qualità, che da un punto di vista operativo permette di avere un efficace flusso di lavoro, mentre inteso come prodotto, consente una facile interrogazione delle informazioni da chiunque sia coinvolto nel progetto e non necessariamente nella modellazione. Questa corsa verso la produzione di modelli sta pian piano cedendo il passo alle considerazioni di come migliorarli.
Un processo BIM mette al centro del lavoro un modello corredato di dati di diverso genere. Per questo motivo è importante che contenga le informazioni necessarie e che siano compilate correttamente. I software di BIM authoring per loro natura permettono di gestire al meglio un progetto, in termini di completezza del lavoro e di coerenza degli elaborati. Le motivazioni di un continuo monitoraggio dei propri modelli possono essere riassunte in:
- Analisi della qualità delle informazioni di un modello: assicurare la precisione delle informazioni principali;
- Controllo degli standard Bim: al fine del raggiungimento dei prerequisiti di progetto, assicurarsi che tutti gli elementi dei modelli incontrino le richieste minime;
- Controllo del progresso della modellazione: crescita del modello;
- Analisi delle tempistiche di realizzazione del progetto: modellazione 4D
- Analisi delle quantità e costi dei materiali: modellazione 5D
Abbiamo proposto quindi una metodologia interna di controllo e gestione al fine di avere un progetto di qualità che rispetti tutte le richieste del committente. Tale procedura si avvale dell’uso di un software per il computational design come Dynamo per Revit per il controllo costante dello sviluppo della modellazione e dei dati necessari.
Questa procedura, frutto di un’intensa e lunga ricerca, ha l’intento di automatizzare determinate fasi di monitoraggio del progetto, e di risolvere prontamente eventuali incongruenze che potrebbero essere riscontrate in fase di validazione. E’ stato impostato un elenco generale di verifiche, ognuna delle quali corrisponde ad un tema di monitoraggio. Sono stati differenziati tre macro-gruppi di verifica:
- Informazioni utili – sono tutte le informazioni generali del modello analizzato, permette di monitorare il progresso della modellazione, la quantità degli elementi al suo interno e le relative informazioni di progetto;
- Check della strategia per qualsiasi modello di un progetto – monitoraggio di problematiche generali, generalmente legati agli Standard BIM utilizzati nella modellazione (es. convenzione nomenclatura, cad importati, locali non racchiusi, ecc.);
- Check della strategia in riferimento ad informazioni per uno specifico progetto – monitoraggio delle problematiche specifiche relative agli obiettivi del processo BIM (es. codifica 4D, codifica 5D, codifica Clash Detection, coordinate dei modelli ed eventuali Parametri realizzati ad hoc per il progetto).
Questa lista viene filtrata in base agli obiettivi prefissati nelle fasi iniziali del processo. Si definiscono a monte quali verifiche si intendono effettuare, snellendo la fase monitoraggio e filtrando tutte le verifiche inerenti a temi che non riguardano il processo specifico. Si evita quindi di applicare dei controlli ad elementi che non esistono e di ricevere dei report negativi non reali.
ll flusso di lavoro prevede i seguenti passaggi:
- Determinazione degli obiettivi BIM e relativo monitoraggio dei modelli
- Avvio test periodico di monitoraggio per ogni macro-gruppo
- Invio report di monitoraggio al BIM Coordinator di riferimento
Il Database ha la funzione di elencare tutti i controlli che si possono effettuare ad ogni modello, con la possibilità però di essere filtrati ed utilizzati solo quando realmente necessario.
Quali sono i risultati ottenuti dopo l’applicazione di questo metodo di verifica? Il procedimento proposto permette uno svolgimento dei controlli in maniera fluida e rigorosa. Impostando dei report periodici, si può tenere traccia della crescita dei modelli stessi e dei possibili problemi esistenti. Questo processo porta inoltre alla assimilazione delle metodologie da parte del gruppo in modo diretto.
Nel prossimo Digital&BIM sarà possibile assistere alla presentazione di questo metodo di verifica e controllo, applicato a determinati progetti eseguiti.
Hanno collaborato all’articolo: Antonio Vellucci ed Andrea Reina Rojas
Matteo Sarrocco
Architetto, BIM Manager e Partner di Parallel Digital srl
Architetto, laureato nel 2010 presso l’Università degli Studi di Roma Tre, dove ha svolto l’attività di tutor nel corso di Tecniche Parametriche di Progettazione. Attualmente ricopre l’incarico di BIM Manager presso Parallel Digital, si occupa di implementazione BIM e della gestione dei progetti in ambiente BIM di scala internazionale.
Partecipa attivamente a gruppi di lavoro, corsi di formazione ed è membro del BIM User Group Italia.